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Vie d’esodo e scenario sismico

Secondo il Codice di prevenzione incendi (punto G.1.9), il sistema d’esodo è l’insieme delle misure di salvaguardia della vita che consentono agli occupanti di raggiungere un luogo sicuro o permanere al sicuro, autonomamente o con assistenza, prima che l’incendio determini condizioni incapacitanti negli ambiti dell’attività in cui si trovano.

Quando si parla di esodo dobbiamo immaginare un intero sistema organico. Fermarsi alle porte o alle scale non permette di conseguire l’obiettivo.

Il sistema di esodo si misura nello spazio ma anche nel tempo, con il calcolo del tempo di evacuazione.

Quanto detto vale chiaramente per lo scenario incendio, ma deve valere anche per lo scenario sismico.

Chiediamoci pertanto: quanto è adeguato il nostro sistema di esodo allo scenario sismico?

Una via d’esodo termina in un luogo sicuro.

In relazione al rischio incendio il Codice di Prevenzione Incendi riporta in S.4.5.1 Luogo sicuro che si considera luogo sicuro per l’attività̀ la pubblica via e ”ogni altro spazio a cielo libero sicuramente collegato alla pubblica via in ogni condizione d’incendio, che non sia investito dai prodotti della combustione … in cui non vi sia pericolo di crolli, che sia idoneo a contenere gli occupanti che lo impiegano durante l’esodo”.

Il luogo sicuro dovrebbe essere contrassegnato con segnale UNI EN ISO 7010-E007.

Quindi attenzione: non tutti gli spazi a cielo libero possono essere considerati “luoghi sicuri”.

Per la pubblica via non ci sono requisiti dimensionali. Quindi anche vie strette, quali quelle spesso presenti nei paesi medioevali o nel centro delle nostre città più antiche, vanno bene: dobbiamo pensare che il legislatore abbia inteso che comunque le pubbliche vie consentano alle persone di sfollare nella rete di vie urbane connesse tra loro.

Pensando a spazi interni all’area aziendale, si dovrà effettuare anche il calcolo dell’affollamento. Pensando allo stazionamento delle persone evacuate in un luogo sicuro, stiamo parlando di un luogo di attesa definitivo, dove le persone devono attendere fino alla fine dell’emergenza: è chiaro allora che deve possedere precise qualità anche geometriche.

In caso di scenario sismico il luogo sicuro dovrà avere almeno queste caratteristiche:

  • La distanza dagli edifici circostanti è uguale o maggiore all’altezza dell’edificio più alto
  • È lontano dalle aree geologicamente pericolose che possono generare frane, caduta massi, ecc.
  • È in posto ad una altitudine adeguata (per le zone costiere) e quindi non sussiste un rischio di tsunami
  • È lontano da aree ad alto rischio (ponti, linee elettriche, serbatoi di carburante e gas tecnici, ecc.)
  • È facilmente accessibile da mezzi di soccorso in caso di necessità

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