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Nei grandi terremoti dell’ultimo decennio, numerosi edifici moderni che non hanno subito gravi danni strutturali hanno subito danni costosi agli elementi architettonici interni (pareti divisorie degli uffici, elementi di rivestimento e controsoffitti).

Si sono verificati anche danni ad attrezzature e oggetti (contenuti dell’edificio) non ancorati o adeguatamente rinforzati quando si sono spostati, sono caduti o si sono ribaltati durante lo scuotimento.

Terremoto Cile 27/02/2010 Mw 8,8 – Una struttura in cemento armato guasta che supporta un serbatoio di distribuzione dell’acqua sopraelevato vicino a Santa Cruz (a sinistra) e un serbatoio d’acqua in acciaio crollato nell’area dell’aeroporto internazionale di Santiago (a destra) (fonte F. Medina, P. I. Yanev, A.P. Yanev)

In genere, il danno interno più costoso è stato il crollo dei controsoffitti in strutture commerciali e industriali, edifici per uffici e ospedali, tra gli altri. Quando i soffitti sono crollati, le apparecchiature sospese come tubazioni, illuminazione, condotti dell’aria, nonché macchinari, attrezzature e mobili sottostanti sono state danneggiate.

Terremoto Cile 27/02/2010 Mw 8,8 – Tipico danno interno all’interno dell’Ospedale Regionale di Talca. Diversi edifici di questo ospedale hanno subito danni simili ed estesi (fonte F. Medina, P. I. Yanev, A.P. Yanev)
Terremoto Cile 27/02/2010 Mw 8,8 – Tipico danno architettonico esterno (a sinistra) e non strutturale a un ponte pedonale di collegamento (a destra) presso l’Ospedale Regionale di Talca (fonte F. Medina, P. I. Yanev, A.P. Yanev)
Struttura con crollo pannelli verticali di tamponatura (fonte Reluis)

Quindi, anche quando gli edifici non sono crollati, molti non sono stati in grado di funzionare  a causa del danno non strutturale. Ciò può causare un’interruzione significativa dei processi di produzione, con effetti negativi sulla continuità aziendale.

Terremoto Cile 27/02/2010 Mw 8,8 – Danni strutturali ad una cantina (a sinistra) e danni apparentemente lievi ai serbatoi di stoccaggio del vino in acciaio inox che molte volte hanno causato la perdita totale del contenuto (a destra) (fonte F. Medina, P. I. Yanev, A.P. Yanev)
Collasso pannelli verticali (vista fronte e retro – lato corto dell’edificio) e crisi pilastro (fonte Reluis)

L’effetto degli elementi non strutturali nella valutazione dei danni da sisma deve essere presa in considerazione nella valutazione del rischio sismico e nella definizione della strategia per garantire l’operatività produttiva post-sisma dello stabilimento.

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