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Finanziaria 2018: cosa chiediamo sul Sismabonus

Il territorio italiano è a rischio sismico e il patrimonio immobiliare ha bisogno di essere messo in sicurezza. Il Sismabonus ha già fatto qualcosa, ma si può fare di più.

Quali prospettive per il 2018?

Ecco un estratto dal Comunicato Stampa 17 ottobre 2017 pubblicato da Ingegneria Sismica Italiana – ISI su quali temi andrebbero affrontati nella Finanziaria 2018 per migliorare l’impatto del Sismabonus sul patrimonio edilizio:

  • estensione delle detrazioni previste per demolizione/ricostruzione anche nei comuni in zone sismiche 2 e 3 (attualmente è consentito solo in zona 1 ma è di sicuro il miglior tipo di intervento possibile e va incentivato);
  • estendere, e potenziare possibilmente con una detraibilità alzata al 100%, i benefici fiscali per le spese sostenute per l’effettuazione degli studi e delle attività di indagine propedeutiche agli interventi di miglioramento sismico, indipendentemente dall’effettiva implementazione e completamento degli interventi stessi: conoscere quanto è sicuro il mio edificio è già un primo passo, soprattutto per le aziende che devono pianificare i budget degli anni a venire;
  • estendere l’agevolazione di cui al punto precedente anche agli studi ed attività di diagnosi dell’edificio effettuate su edifici ubicati in zona sismica 4;
  • rimodulare l’importo della detrazione, attualmente fissato in 96.000 euro per unità immobiliare, fissando il tetto della detrazione a un valore legato all’unità di superficie;
  • studiare premialità particolari in forma di agevolazione fiscale per interventi che abbinino il miglioramento della classe sismica dell’edificio ad interventi di riqualificazione energetica.

Avete valutato la possibilità di sfruttare il Sismabonus per la messa in sicurezza del vostro edificio?

Sapete che è possibile abbinare gli obblighi del D.Lgs. 81/08 alle valutazioni necessarie per accedere al Sismabonus?

Chiedetemi come e scaricate un estratto del mio libro “Valutare il rischio sismico – Obiettivi, obblighi e opportunità” in cui parlo sia degli obblighi di legge che delle prospettive economiche.

Nota: ISI – Associazione Ingegneria Sismica Italiana è un’organizzazione tecnico-scientifica, di cui ho il piacere di far parte, che ha per missione quella di diffondere la cultura della riduzione del rischio sismico.

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